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Studio Medico Dott. Paolo Piana
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Calcoli renali

Che cosa sono i calcoli renali?

Sono degli agglomerati solidi che si formano nel rene, a causa della presenza eccessiva di alcune sostanze nelle urine. La dimensione di questi agglomerati può variare ed essere minuscola come un granello di sabbia a riempire completamente tutto l’interno del rene. Si tratta di un’evenienza piuttosto comune, si stima che 10 persone su 100, almeno una volta nella loro vita, avranno a che fare con un calcolo renale. Nella maggior parte dei casi queste “pietruzze” vengono passate con l’urina quando sono ancora molto piccole, in modo inavvertito e senza il bisogno di assistenza medica.

 

Sintomi dei calcoli renali

Di solito, le persone affette da calcoli renali hanno dei familiari che hanno sofferto dello stesso disturbo. I sintomi comuni sono:

  • Dolore trafittivo al fianco (la classica “colica renale”)
  • Dolore più vago a un lato della colonna vertebrale e posteriore sotto le coste
  • Nausea e vomito
  • Tracce di sangue nell’urina o bruciore urinario (più raro)
  • Maggior frequenza dello stimolo ad urinare

Quali sono le cause dei calcoli renali?

I calcoli renali si formano quando nell’urina si rompe l’equilibrio tra la quantità di alcuni elementi (es. calcio, ossalato, fosforo, acido urico, cistina), la quantità di liquido che li tiene in soluzione e la presenza di sostanze che dovrebbero limitarne l’aggregazione. Questi elementi si trovano anche normalmente nell’urina e, se la loro concentrazione è bassa, in genere non creano problemi.

  • Calcoli contenenti di calcio: sono di gran lunga i più comuni. Si formano quando parte del calcio non assorbito dalle ossa e dai muscoli, e che viene filtrato dai reni, non viene eliminato in soluzione attraverso l’urina, andandosi così ad accumulare.
  • Calcoli di acido urico: si formano quando vi è un eccesso di acido urico nell’urina. Hanno origine nel momento in cui si consumano troppe proteine e le urine risultano troppo acide, oppure in seguito a trattamenti chemioterapici.
  • Calcoli di fosfati: composti con altri elementi (calcio, magnesio, ammonio), più comuni nelle donne, favoriti dalla presenza di infezioni delle vie urinarie.
  • Calcoli di cistina: si formano in seguito a una malattia ereditaria piuttosto rara, chiamata cistinuria.

Si può prevenire?

Esiste una serie di accorgimenti che possono ridurre la possibilità di sviluppare calcoli renali:

  • Bere molti liquidi: soprattutto acqua, minimo un litro e mezzo.
  • Tenere sotto controllo l’alimentazione: ridurre la quantità di sale, proteine, limitando alcol e caffeina.
  • Farmaci diuretici come l’idroclorotiazide, inibitori della cristallizzazione come il citrato di potassio o l’allopurinolo, che riduce i livelli di acido urico, ciascuno a seconda del caso in esame e sempre sotto il controllo di un urologo.

Trattamenti per i calcoli renali

Il trattamento dipenderà dalla dimensione, dall’ubicazione e dal tipo di calcolo. I più piccoli possono passare per le vie urinarie senza trattamenti medici. In questo caso, si raccomanda di bere liquidi in modo ragionevole e senza eccessi. Possono essere inoltre prescritti dei farmaci per il dolore.
Nel caso di calcoli più grandi, che causano dolore o che ostruiscono le vie urinarie, può essere necessario un trattamento operativo, urgente o programmabile. Vi sono diverse opzioni, per cui l’urologo può decidere di estrarre il calcolo intero o frammentarlo in parti più piccole:

  • Litotrissia esterna a onde d’urto (E.S.W.L.): per frammentare i calcoli e liberarsi spontaneamente dei residui attraverso le vie urinarie. Oggi questo trattamento si propone per calcoli tra 5 e 12 mm nella parte intermedia e superiore del rene.
  • Ureteroscopia ed uretero-renoscopia (R.I.R.S.): lo specialista raggiunge il calcolo sotto vista con uno strumento, quindi lo può estrarre intero o frammentarlo in parti più piccole utilizzando il laser od altre fonti di energia. Normalmente questo avviene in anestesia parziale e con ricoveri in giornata o comunque di breve durata. Con quest tecnica si possono trattare tutti i calcoli dell’uretere e calcoli all’interno del rene fino a circa a 25-30 mm
  • Nefrolitotomia percutanea (P.C.N.L.): serve a trattare il calcolo qualora sia molto grande (es. maggiore di 3 cm), utilizzando il laser od altre fonti di energia. In questo caso l’anestesia è generale ed il ricovero perlopiù di alcuni giorni.
  • Gli interventi chirurgici a cielo aperto od in laparoscopia sono oggi estremamente rari e si eseguono solo in situazioni molto complesse e particolari.