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Studio Medico Dott. Paolo Piana
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Prostatite

Cos’è la prostatite?

Per prostatite si intende l’infiammazione acuta o cronica che colpisce la ghiandola prostatica. Si tratta di un’infiammazione molto comune dell’uomo, in particolare tra i 30 e i 50 anni.

 

Come si manifesta la prostatite?

La prostatite acuta e quella cronica si presentano con sintomi diversi:

  • prostatite acuta: febbre, dolore al basso ventre, difficoltà nella fase iniziale della minzione, bruciore mentre si espelle l’urina (stranguria), aumentato stimolo a urinare (pollachiuria) anche di notte (nicturia), sensazione di urgenza a urinare e, dopo essere andati in bagno, di non aver svuotato completamente la vescica. In alcuni casi si può riscontrare sangue nello sperma, eiaculazione dolorosa.
  • prostatite cronica: i sintomi sono più attenuati e permangono per oltre tre mesi, di solito senza febbre, ma con frequente dolore pelvico, pollachiuria, nicturia, urgenza, stranguria.

Talvolta la prostatite può essere lievemente sintomatica, ovvero presentarsi con sintomi lievi che però non sono mai da sottovalutare.

 

Come si diagnostica?

Fondamentali sono la visita urologica e il colloquio medico-paziente: è molto importante l’anamnesi, cioè la raccolta dei dati utili alla diagnosi, anche in merito alle abitudini sessuali del paziente (rapporti a rischio, cambio partner frequente). In genere gli esami richiesti includono:

  • ricerca di batteri nel liquido seminale e nelle urine
  • raccolta di urine e/o liquido prostatico ottenuto a seguito di massaggio della prostata (Test di Stamey)
  • ecografia dell’addome, a giudizio dello specialista anche con approccio transrettale
  • in corso di infiammazione è invece sconsigliato il dosaggio del PSA nel sangue, poiché potrebbe portare a risultati errati e fuorvianti.

 

Come si cura?

La terapia nella prostatite varia a seconda delle manifestazioni (acute o croniche) e delle cause coinvolte. Nel caso di prostatiti batteriche vengono prescritti antibiotici specifici per le vie urinarie, da assumere per il tempo stabilito dal medico. Se la prostatite è associata a grave ritenzione di urina e difficoltà di svuotamento della vescica, in alcuni casi può essere necessario il posizionamento temporaneo di un catetere. Assai più ardua è la cura delle manifestazioni a lungo decorso, per le quali non esistono terapie specifiche, ma in primo luogo sono essenziali le attenzioni dirette allo stile di vita, che deve essere improntato alla massima regolarità, sotto tutti i punti di vista (alimentazione, idratazione, funzione intestinale, attività fisica ed attività sessuale). A questo si possono affiancare cicli di farmaci anti-infiammatori. Vastissima è oggi la scelta di integratori alimentari di origine vegetale, dall’efficacia sempre assolutamente variabile e imprevedibile.