
26 Apr Uroflussometria
L’uroflussometria è un esame non invasivo che misura il flusso minzionale (ovvero il flusso dell’urina). L’esame consente di valutare la presenza di eventuali problemi di svuotamento della vescica, spesso associati a problemi di ostruzione urinaria. Si può effettuare sia nell’uomo che nella donna, anche se con indicazioni molto meno frequenti.
Quando serve?
L’uroflussometria è indicata in caso di:
- difficoltà a urinare e a svuotare completamente la vescica
- getto urinario debole e irregolare
- gocciolamento al termine della minzione
- sospetta ostruzione delle vie basse urinarie da ingrossamento prostatico benigno dell’età matura
- sospetta scarsa contrazione della vescica
L’uroflussometria permette di quantificare il flusso, in base a questo può essere valutare l’entità del problema e, se necessario, stabilire ulteriori indagini diagnostiche.
Come si effettua l’uroflussometria?
L’uroflussometria viene effettuata con un flussometro, uno dispositivo elettronico simile a un WC in cui viene chiesto al paziente di urinare. L’esame si conclude talora con un’ecografia, che permette di vedere la quantità di urina rimasta nella vescica (residuo post-minzionale).
Preparazione
L’uroflussometria richiede una semplice ma necessaria preparazione: il paziente dovrà bere tra mezzo litro e 1 litro di acqua nei 60 minuti che precedono l’esame, in modo che la vescica sia piena nella giusta quantità e la minzione sia quanto più normale possibile.
Durata
L’esame è molto rapido, il tempo di effettuare una minzione completa. L’ecografia successiva per lo studio del residuo post minzionale in vescica può durare qualche minuto.
Esistono controindicazioni?
No, l’esecuzione dell’uroflussometria non ha controindicazioni.
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